La Colonia felice: utopia lirica (terza edizione)
ecco, due femminili forme venire correndo verso di loro, svolazzanti le gonne, seguìte da un grosso cane al galoppo. Era Tecla, la prima. - Gualdo
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Stàvano i deportati - una quarantina - uòmini e donne, sulla nuova spiaggia tra le cataste di roba e le pacìfiche forme degli agnelli e de' buòi
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Di Forestina l'ottava messe. Come le treccie di lei biondeggiàvano i campi; come gli occhi lampeggiàvano le falci dei mietitori. E i mietitori
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uguaglianza della miseria, fu d'uopo, riafratellando la roba, trarre la vita in una specie di comunismo. Infatti, le vettovaglie, che dovèan bastare a
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Finchè le scialuppe non giùnsero al bastimento, finchè il bastimento non le raccolse e confuse nella sua mole, stèttero i relegati, silenziosi ed
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dell'ànimo suo, snebbiato da ogni malvagio pattume, poteva limpidamente riflèttere le maraviglie della Natura benèvola. Il sogno di Gualdo èrasi fatto
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raggio, parve che il càndido volto di Forestina imperlasse ognor più, abbandonata, com'era, sulla spalla di Mario, le molli braccia fluenti. Mario ne
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sogni, ecco innalzàrsegli nella fantasìa, la casa tanto desiderata - una casetta gentile, di cui, glìcini e rose le pareti, rondinelle e colombi
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Ma il Letterato, con l'esangue paura nel volto e le labbra convulse: alto! - disse - non rivolgiamo contro noi quelle armi, che dèvon servire per noi
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anzi, a nostra stessa insaputa, non va lìbera d'odio. Ma, come il Nebbioso vide le prime case, allora soltanto si accorse di ciò che stava per fare, e
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ingordigia dell'ira, la lingua, sì ch'ei dovèa ben spesso parlar con le mani, sentìvasi ora di una inesaurìbile eloquenza, che avrebbe messo in un sacco
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bujo ancora del sonno, a trovarsi, dopo le imaginate lusinghe di una libertà senza fine, misurata la vista e il respiro, il piede tra i ceppi, e tra i
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. - Mi ami dunque? - ridomandò Mario. Ambo le palme gli stese con amico trasporto il Beccajo, e disse: - Non c'è ragione perchè non ti debba ... - Mi
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Tu mi ami? - egli fece con uno scoppio di gioja, balzando ver' la fanciulla, che già al suolo piegava, e rialzàndosela al petto. E le due ànime
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, sembrava seguire, co' suòi, i lor guardi, sempre incontrando però, nel raggio visivo, le clàssiche forme di Mario. Infine, la canòa di Aronne si